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FORMAZIONE A DISTANZA 2001

5 domande a Michele Crudele: Responsabile del Dipartimento Nuove Tecnologie ELIS

1. In che cosa consiste la Formazione a Distanza (FAD)? E in quali aspetti si differenzia dalla Formazione in Presenza?
La Formazione a distanza (FAD) consente di seguire un corso di studi anche a chi non ha la possibilità di recarsi in aula. Le origini sono piuttosto antiche e rimontano ai corsi per corrispondenza. Successivamente sono state usate videocassette e CD. Oggi, quando si parla di FAD (o distance learning in inglese), si intende spesso insegnamento on-line, via Internet. Rispetto alla spedizione di materiale a casa dello studente, l'accesso via rete rende più facile e frequente l'aggiornamento dei contenuti didattici, oltre a consentire un'interazione immediata (la chat) o asincrona (il forum) tra studenti e docenti. Rispetto alla lezione in presenza, manca il rapporto umano che condiziona nel bene e nel male l'insegnamento: il docente bravo sa farsi rispettare e capire usando anche linguaggi non verbali e sa percepire le reazioni della classe. A distanza tutto ciò è molto più difficile, se non impossibile. La FAD esige da parte dello studente molta più determinazione, ma consente anche a disabili (soprattutto motori), madri con bambini o a lavoratori di crescere professionalmente.

2. Nei corsi IFTS si dà molta importanza alla relazione dell'aspetto formativo tra istruzione superiore, formazione universitaria e mondo del lavoro: questo rapporto vale anche per la Formazione a distanza?
La formazione universitaria aiuta nella preparazione dei contenuti (le lezioni), l'istruzione superiore nella gestione dell'interazione con lo studente (i compiti e le valutazioni), il mondo del lavoro definisce gli obiettivi e le competenze in uscita affinché sia efficace il corso di studi. Personalmente sono impegnato professionalmente sui tre fronti e quindi mi sono trovato avvantaggiato nel coordinare il primo corso a distanza in Italia che darà certificazione IFTS. Sul sito http://mediateca.elis.org sono disponibili le informazioni per l'iscrizione.

3. Che rapporto si instaura tra docente e studente nella Formazione a distanza?
Nella mia esperienza pluriennale, il ruolo del docente a distanza è soprattutto di stimolatore, di animatore. La pigrizia dello studente remoto è superiore a quella dello studente in aula e va vinta con una sollecitazione continua ad autovalutarsi e a farsi valutare. Poter scegliere il ritmo di studio è un vantaggio, ma non tutti gli studenti sono in grado di autogestirsi. L'enorme numero di fuori corso e di abbandoni nell'università italiana è un indice significativo di questa incapacità. Se nell'università si tenta ora di arginare il problema attraverso il tutorato, nella formazione a distanza bisogna prevenirlo sin dall'impostazione del corso. Quindi il docente a distanza è principalmente un tutor.

4. In termini di qualità dell'offerta formativa potrebbe indicare quali indici secondo lei sono di importanza vitale nella Formazione a distanza?
La qualità del docente che prepara i materiali didattici è essenziale. Un cattivo docente è tale sia in presenza che a distanza. Un bravo docente può avere qualche problema nel rapporto a distanza e va quindi assistito da chi ha più esperienza. Ma non si può lasciare ai tecnici o ai programmatori il compito di creare tutti i contenuti. La valutazione finale degli studenti a distanza deve seguire gli stessi criteri di quella in presenza. E' impossibile fare un esame serio a distanza, perché è sempre possibile imbrogliare quando non c'è presenza fisica.

5. Infine, cosa si potrebbe ancora migliorare e/o sviluppare nella Formazione a distanza?
Il costo di produzione di materiale didattico specifico per la FAD è ancora molto elevato: credo che sia fondamentale trovare modi efficaci per riutilizzarlo. Il tentativo della Mediateca-ELIS è di riciclare la docenza tradizionale in aula, filmandola e arricchendola. So che questo fa storcere il naso ai puristi della FAD che sostengono sempre la necessità di produrre ad hoc per l'uso a distanza, ma sono consapevole che ben pochi hanno le risorse economiche per le soluzioni ideali. Un passo importante è anche la catalogazione dei materiali prodotti, impiegando sistemi standard moderni (come il Dublin Core http://www.dublincore.org/groups/education/ ) che permettano poi di realizzare motori di ricerca specifici per la formazione a distanza.

 

Michele Crudele:
Coordinatore tecnico del corso ICTAD per formare esperti di soluzioni di Information & Communication Technology in modalità FAD con certificazione IFTS.
Responsabile del Dipartimento Nuove Tecnologie ELIS
Responsabile del Laboratorio di Informatica Medica dell'Università "Campus Bio-Medico" di Roma.

Link utili
Convegno a Milano il 6 novembre su IFTS